SITO PERSONALE DI ANTONIO MARONGIU

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Panoramica di San Gavino Monreale

Mi chiamo Antonio. Gli amici mi chiamano Antonello o Lello. Vivo felicemente nella città di San Gavino Monreale al centro del Medio Campidano in Sardegna. Poichè la mia città è al centro della nuova provincia del Medio Campidano, giustamente, si sono scelte come capoluoghi due città vicine alla mia. Insomma si è applicata esclusivamente la geografia "politica" e non quella fisica.

La parte che riguarda il "Monreale" della mia città, deriva dalla presenza del cosiddetto castello di Monreale a poca distanza dall'abitato. Il castello venne edificato negli anni di dominio di Eleonora d'Arborea su questa porzione di territorio sardo. I ruderi del castello sono compresi nel territorio del comune di Sardara, un paese vicino al mio. Si dice che nel tempo che fu l'amministratore di San Gavino si giocò a carte il castello con l'amministratore di Sardara e lo perse. Forse è solo una leggenda! Però si potrebbe anche riproporre una sfida con i sardaresi per la riconquista del castello. Magari non a carte, qualche altra sfida, che so....a biliardino, o a flipper. Magari a Biccusu!



I ruderi del castello di Monreale

La mia città è conosciuta perchè dagli anni trenta ospita uno stabilimento di pallini di piombo e nikelati di altissima precisione. La fonderia di San Gavino produce inoltre una discreta quantità di oro e argento. I pallini vengono usati in tutto il mondo per scopi scientifici e sportivi.

Fonderia di San Gavino

Vengono usati anche per scopi del tutto ignobili: i pallini della fonderia di San Gavino hanno ucciso migliaia e migliaia di animali molto spesso inutilmente, per il solo piacere di uccidere e chissà quante innocenti persone........!

Un fiore di Zafferano

San Gavino Monreale è famoso in tutto il mondo perchè produce nei suoi campi uno dei migliori zafferani. Nella mia città la coltivazione di zafferano è sviluppata capillarmente. Praticamente quasi tutte le famiglie hanno anche solo un piccolo pezzetto di terreno coltivato con questa spezia. Potrebbe essere una coltura da cui ricavare un discreto reddito con una commercializzazione accurata e oculata, ma i produttori sangavinesi a quanto pare non hanno intenzione di mettersi d'accordo. Per cui altri prodotti di scarsa qualità ci lasciano con un palmo di naso! Aoh! Mettetevi d'accordo!! A quanto mi risulta, San Gavino è il maggior produttore di zafferano in assoluto in Italia. Ma se gli altri vendono di più, da dove tirano fuori "l'oro rosso"?? La qualità del prodotto sangavinese è elevatissima e si sente! Provare e soprattutto assaggiare per credere magari con queste ricette

Questa foto, benchè non molto chiara per via della sua età, lascia intravedere un grande campo di zafferano nel pieno della sua maturazione e fioritura. Nella mia famiglia, in passato, la raccolta dei fiori di zafferano è sempre stato per parenti e amici un pretesto annuale per incontrarsi, ridere e scherzare. Senza tralasciare naturalmente il racconto di antiche storie e pettegolezzi cittadini. Il lavoro di parenti e amici era pagato esclusivamente in zafferano fresco che bastavano in genere per tutto l'anno. Pur se faticosa e snervante, era una grande festa di cui ho perso la tradizione e che impegnava intensamente anche se per pochi giorni. Attualmente comunque sono uno dei pochi sangavinesi a non avere zafferano coltivato.

Zia Maria in un campo di zafferano
Zio Mario e zia Maria

Sono stato allevato dai miei zii Mario e Maria. Non avevano figli. Mi hanno accolto in casa loro quando ero piccolo, come se fossi un figlio.. Non che io non avessi i genitori, ma a me è piaciuto fin da piccolo stare con questi zii speciali. Ho abbandonato la mia famiglia d'origine per vivere con queste due deliziose persone. Mi hanno dato la possibilità di studiare fin dove ho voluto studiare. La possibilità di scegliere il mio futuro. Ma soprattutto mi hanno lasciato tutto quello che di prezioso avevano. Ma io non parlo di beni materiali! Mi hanno lasciato un grandissimo e preziosissimo esempio di vita. Insegnamenti che non avranno mai fine! Le parole giuste al momento giusto, la bontà d'animo che solo chi ama sa dare.  Sarà dura per me imitarli nella loro bontà perche la loro dedizione era sconfinata. Persone che hanno conosciuto le restrizioni della seconda guerra mondiale, non esitavano a dividere quello che avevano con chi aveva meno di loro.

Naturalmente ci sono anche i miei veri genitori. Ho voluto molto bene a entrambi pur non abitando con loro e in definitiva conoscendoli poco. So di certo che mi hanno voluto bene. Per me, specie nei primi anni della mia vita, hanno fatto dei sacrifici non da poco, sia in termini monetari che in dedizione. Nei primi anni di vita infatti, essendo nato con difetti fisici a entrambi i piedi ho dovuto subire alcuni interventi di chirurgia ortopedica e usare delle scarpe particolari che costavano tanto, troppo per lo stipendio di un semplice muratore dipendente come era mio padre. Però le scarpe non mi sono mai mancate. E quanti viaggi a Cagliari all'ospedale marino, che allora era proprio sulla spiaggia del poetto, hanno dovuto sobbarcarsi per curarmi fino alla guarigione! Grazie babbo! Grazie mamma! Non dimenticherò mai la vostra bontà!


Sono sposato con una donna meravigliosa. E' riuscita a cambiare la mia vita in meglio: da burbero solitario a persona contenta di accogliere nella sua casa chiunque. Questa è un'abitudine della famiglia di mia moglie: essere ospitali con sincerità, senza secondi fini e non "pro forma". Moltissime persone mi invidiano per essere suo marito. Spero di meritarmelo! Ho tre figli, tre gioielli! Meravigliose creature che adoro. Spero solo di essere capace di trasmettere loro qualcosa di utile e positivi per il loro futuro.


Babbo Rodolfo e mamma Grazia
Disegno di Maria Pia del 2007
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Mi farà molto piacere!

 
 
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